00 12/04/2008 18:58
Codice di Deontologia Medica CAPO 1

Indipendenza e dignità della professione
Art. 5 Compito del medico è la difesa della vita, della salute fisica e psichica dell' uomo e il sollievo della sofferenza nel rispetto della dignità della persona umana senza discriminazioni di età, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale; di ideologia politica e di qualsiasi altra natura in tempo di pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali il medico opera.

Regole generali di comportamento
Art. 26 Il medico deve garantire al paziente impegno e competenza professionale. Egli deve affrontare i problemi diagnostici con il massimo scrupolo, dedicando al paziente il tempo necessario a un sereno colloquio e a un corretto esame obiettivo, avvalendosi delle indagini collaterali appropiate e necessarie. Nel rilasciare le prescrizioni terapeutiche deve curare che siano ben comprese e per quanto possibile controllare che siano correttamente eseguite. Il medico che si trova di fronte a situazioni cliniche alle quali ritenga di non poter provvedere efficacemente deve proporre al paziente l' intervento di adeguate competenze.

Art. 28 Il medico ha il dovere di assicurare al paziente la continuità delle cure. Egli deve compiere personalmente le prestazioni mediche e informare il paziente della sua eventuale sostituzione. Questa non deve, comunque, assumere il carattere dell' appalto e del subappalto di clientela e deve essere affidata a collaboratori di competenza adeguata.

Art. 32 Il medico non può abbandonare il malato ritenuto inguaribile, ma deve continuare ad assisterlo anche al solo fine di lenirne la sofferenza fisica e psichica, di aiutarlo e confortarlo.

Ecco cosa cercano i pazienti che si affida ai medici......peccato che degli incompetenti vanificano quanto fatto da professionisti seri e capaci.